Colo
2007-03-15 08:16:11 UTC
Multe alle tv che trasmettono spot hard di linee erotiche
Gli spot a luci rosse che promuovono in tv (anche se nelle ore notturne)
l'uso di linee telefoniche erotiche, sono vietati a tutela dei minori e
l'emittente che li trasmette deve essere multata pesantemente come se
fossero dei veri e propri programmi pornografici e non semplicemente dei
messaggi pubblicitari.
Nel primo caso, infatti il Garante delle comunicazioni può intervenire
subito comminando una multa salata senza bisogno di preventiva diffida, come
avviene invece in caso di pubblicità che travalica il buon costume. Lo
sottolinea la Cassazione dando ragione a un ricorso presentato dall'Authority
per le comunicazioni.
In particolare la Suprema Corte (sentenza civile 5749) ha annullato la
decisione con la quale il tribunale di Milano, nel 2002, aveva annullato una
multa da 10 mila euro inflitta dal Garante e notificata nel 1996 a Rete A
per aver trasmesso, a notte fonda spot che promozionavano l'uso di linee
telefoniche erotiche contenenti scene di natura pornografica.
Secondo il Tribunale, l'Authority aveva sbagliato ad applicare agli spot la
norma (art. 15 legge 223 del 1990) che vieta (pena una multa di immediata
comminazione) la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo
psichico e morale dei minori, che contengano scene di violenza o
pornografiche ecc.
Per il Tribunale, in questi casi, andava invece applicato l'art. 8 che
multa, le tv solo in caso di inosservanza alla diffida del Garante dal
cessare dal comportamento illegittimo.
Condividendo il punto di vista dell'Authority, la Suprema Corte sottolinea
che è proprio l'art. 15 a porre il divieto assoluto di trasmettere scene
pornografiche in quanto si presume che tali immagini arrechino pregiudizio
ai minori, configurando un illecito di pericolo presunto che mette a rischio
il buon costume, bene tutelato dalle norme.
Questo provvedimento secondo noi riguarda solo le tv regionali sul
terrestre, perchè le tv di chatline erotiche sul satellite trasmettono tutte
dall'estero con licenza; la maggior parte (sopratutto quelle che mandano
foto in slide) trasmettono da Israele.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Gli spot a luci rosse che promuovono in tv (anche se nelle ore notturne)
l'uso di linee telefoniche erotiche, sono vietati a tutela dei minori e
l'emittente che li trasmette deve essere multata pesantemente come se
fossero dei veri e propri programmi pornografici e non semplicemente dei
messaggi pubblicitari.
Nel primo caso, infatti il Garante delle comunicazioni può intervenire
subito comminando una multa salata senza bisogno di preventiva diffida, come
avviene invece in caso di pubblicità che travalica il buon costume. Lo
sottolinea la Cassazione dando ragione a un ricorso presentato dall'Authority
per le comunicazioni.
In particolare la Suprema Corte (sentenza civile 5749) ha annullato la
decisione con la quale il tribunale di Milano, nel 2002, aveva annullato una
multa da 10 mila euro inflitta dal Garante e notificata nel 1996 a Rete A
per aver trasmesso, a notte fonda spot che promozionavano l'uso di linee
telefoniche erotiche contenenti scene di natura pornografica.
Secondo il Tribunale, l'Authority aveva sbagliato ad applicare agli spot la
norma (art. 15 legge 223 del 1990) che vieta (pena una multa di immediata
comminazione) la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo
psichico e morale dei minori, che contengano scene di violenza o
pornografiche ecc.
Per il Tribunale, in questi casi, andava invece applicato l'art. 8 che
multa, le tv solo in caso di inosservanza alla diffida del Garante dal
cessare dal comportamento illegittimo.
Condividendo il punto di vista dell'Authority, la Suprema Corte sottolinea
che è proprio l'art. 15 a porre il divieto assoluto di trasmettere scene
pornografiche in quanto si presume che tali immagini arrechino pregiudizio
ai minori, configurando un illecito di pericolo presunto che mette a rischio
il buon costume, bene tutelato dalle norme.
Questo provvedimento secondo noi riguarda solo le tv regionali sul
terrestre, perchè le tv di chatline erotiche sul satellite trasmettono tutte
dall'estero con licenza; la maggior parte (sopratutto quelle che mandano
foto in slide) trasmettono da Israele.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno